Il 2003 può essere definito l’anno dell’avvio della rinascita dell’attuale FAP Credito, una sorta di “rifondazione”. Memorabili e fondamentali per il rilancio della Federazione furono gli avvenimenti dell’epoca, gli incontri ed i dibattiti sviluppatisi in quell’anno ed in quelli immediatamente successivi.

Platea

Il riferimento principale è il suo 1° Convegno tenutosi a Roma il 12 marzo 2003 con la partecipazione di circa 500 convenuti che hanno seguito le relazioni dell’allora Presidente FAP Franco Salza, dei parlamentari Giuseppe Lumia e Sergio Mattarella, di alcuni rappresentanti sindacali e dell’Avv. Michele Iacoviello che, da quel tempo, ha continuato ad essere vicino alla Federazione divenendone il suo stabile Consulente legale di riferimento.

La partecipazione a detto Convegno fu aperta a tutte le Associazioni di pensionati del Credito con obiettivi di proselitismo, ma anche per motivi di immagine, in quanto la FAP all’epoca era aderente ad Organismi rappresentativi internazionali (attualmente ancora operanti), quali: la “Piattaforma Europea AGE” (con sede a Bruxelles) ed il “Raggruppamento Europeo dei Pensionati del Credito” (con sede ad Alicante in Spagna, successivamente rinominato “Gruppo Europeo dei Pensionati delle Casse di Risparmio ed Entità Finanziarie”). Nella foto del palco, da sinistra sono presenti: l’oratore Lopez Martinez (da Alicante), Giusto Seminara (C.R. Torino), Salvatore Motisi (Banco Sicilia), Nivio Sambo (Sanpaolo), Bruno Cecere (U.P. Banco Napoli), Lorenzo Rinaldi (C.R. Roma).

Palco Gruppo Europeo

In argomento, è da osservare che Franco Salza e Salvatore Motisi, oltre a ricoprire le cariche direttive della FAP, nel 2003 erano anche rispettivamente Presidente e Vice Presidente del Raggruppamento Europeo.

La testimonianza fotografica del Convegno riportata nella presente nota è stata cortesemente fornita da Salvatore Motisi (Ass. Banco di Sicilia), che ringraziamo, al tempo vivace Vice Presidente Vicario della FAP.

A seguire, va rammentata una riunione svoltasi a Milano il 22 ottobre 2003 che ha avuto come tema centrale “la Clausola Oro”, cioè l’allineamento delle pensioni alle retribuzioni dei “pari grado” in servizio. Argomento, questo, voluto affrontare alla luce delle Sentenze appena emesse dai Tribunali di Venezia e Verona aditi da ex dipendenti del Credito. In relazione a tale oggetto, fu interessante e chiarificatrice la presentazione del proprio parere pro-veritate da parte dell’Avv. Michele Iacoviello che rispose esaurientemente anche agli interventi di alcuni convenuti.

Altro punto sviluppato nel corso dell’incontro del 22 ottobre 2003, relativamente al trattamento economico, riguardò l’approfondimento degli emendamenti, favorevoli ai pensionati, proposti al testo dell’imminente Finanziaria (dicembre 2003) dai partiti politici di Alleanza Nazionale e della Lega Nord (sostenuti anche dal sindacato CIDA), poi caduti nel nulla.

Successivo importante incontro svoltosi in quel periodo fu l’Assemblea della Federazione avvenuta a Milano il 19 febbraio 2004, nel cui corso furono affrontati vari argomenti pensionistici, quali: il riconoscimento della nostra rappresentatività di categoria (allora valutata come basilare per la salvaguardia del potere d’acquisto degli assegni pensionistici), le pressioni da effettuare a cura della Federazione sull’ambiente politico (su singoli parlamentari), il contrasto da porre in atto all’imposizione governativa del contributo di solidarietà sulle pensioni ritenute più elevate, i possibili contatti con altre Organizzazioni di pensionati e di anziani, l’allestimento di un 2° Convegno nazionale, ipotizzato a Bari con la collaborazione organizzativa dell’Associazione C.R.Puglia.

Salza

La gestazione iniziale della rinascita della Federazione è stata sviluppata e coordinata dal citato Presidente Franco Salza che ha potuto contare sulla costante e fattiva collaborazione di circa 20 colleghi delegati dalle associazioni aderenti, 7 dei quali ancora attivi nella compagine dell’attuale Consiglio. Vanno registrate anche alcune presenze saltuarie di altri delegati, in qualità di osservatori dei lavori.

A fine 2007, Franco Salza, nominato Presidente Onorario, ha lasciato la Presidenza operativa della Federazione. Nei periodi immediatamente successivi, il subentro dei Presidenti Antonio Maria Masia (2008-2011) e Francesco Giovanni Catenaccio (dal 2012 ed attualmente in carica) hanno di fatto avviato il nuovo corso della FAP con l’attuazione di importanti iniziative riorganizzative e di proselitismo.

Dal 2008 ad oggi, ogni 3 anni si sono succedute le compagini di quattro Consigli Direttivi che, nel corso del tempo, hanno sempre meglio focalizzato i campi d’intervento della Federazione, anche aggiornando più volte lo Statuto, consultabile in questo stesso sito web.

I prospetti di seguito esposti (A e B) riportano i nominativi di coloro che hanno prestato la propria attività nella FAP con appassionato attaccamento nei 15 anni trascorsi dal 2003 al 2018, i relativi singoli periodi di impegno, i ruoli ricoperti da ciascuno negli ultimi 12 anni, le Associazioni di appartenenza ed i Gruppi Bancari di riferimento.

Il primo prospetto (A) è relativo ai componenti degli attuali Organi Federali, mentre il secondo (B) riguarda i personaggi che in passato sono stati impegnati in detti Organi, ma che ora non sono più in carica.

Osservando il prospetto A (composizione dell’attuale Consiglio Direttivo), raffrontando la colonna relativa al 2017/2019 con quelle dei periodi precedenti, in particolare con quella del periodo ante 2008, si può notare la presenza costante in Consiglio di 7 personaggi che possono essere considerati e definiti con il titolo onorario di “Fondatore” della FAP Credito, sui quali la Federazione ha basato nel tempo e poggia ancora oggi la sua forza operativa e le proprie prospettive.

In ordine alfabetico, essi sono: Raffaello Bartolozzi (C.R. Firenze), Piero Burdese (C.R. Torino), Carlo della Ragione (U.P. Banco di Napoli), Andrea Dolce (C.R.Puglia - UBI Banca), Augusto Fogliato (C.R. Asti), Nivio Sambo (Sanpaolo), Pierluigi Sandon (C.R. Veneto).

Contemporaneamente, nel processo di rilancio, di rifondazione della Federazione vanno anche rimarcate favorevolmente:

Catenaccio Iacoviello Age Plateform
  • la benevola disponibilità da parte dell’Associazione ex C.R. Torino (Piero Burdese), nel periodo ante 2008, ad accettare di essere “la fucina” del processo di rifondazione della FAP, originato dalle iniziative dell’allora suo Presidente Salza e dal Segretario Dovolich;
  • la competente e professionale determinazione del Presidente Avv. Francesco Giovanni Catenaccio (attualmente in esecuzione del terzo mandato consecutivo) nel gestire la fase di rilancio della Federazione, successiva a quella di Franco Salza e di Antonio Masia;
  • l’ospitalità prestata gratuitamente dall’Associazione Pensionati Cariplo (F. Catenaccio) nel costituire dal 2011 il punto di riferimento ufficiale e documentale della FAP per la gestione dei suoi contatti interni ed esterni;
  • la disponibilità dell’Unione Pensionati Banco di Napoli (Carlo della Ragione) ad estendere alle altre Associazioni federate l’utilizzo di alcuni servizi offerti ai propri iscritti (es. Polizza sanitaria) ed a porre volentieri a disposizione le proprie esperienze;
  • la frequente accoglienza dell’U.P.B. Napoli (C. della Ragione), dell’Associazione ex C.R.Firenze (R. Bartolozzi) e dell'Associazione Bancari C.R. Puglia - UBI Banca (A.Dolce) accordata alla Federazione per i suoi incontri: Consiglio Direttivo, Assemblea annuale, riunioni monotematiche;
  • la possibilità di poter usufruire dell’esperta conoscenza della gestione delle “risorse umane” da parte di alcuni componenti che, in servizio attivo, erano in posizione manageriale in tale settore (Carlo della Ragione e Alberto Cavalieri);
  • il prezioso e positivo apporto di idee e di consigli operativi da parte del Presidente del Comitato di Coordinamento delle Associazioni Unicredit, Giacomo Pennarola, persona molto disponibile e di vasta esperienza sindacale;
  • il costruttivo entusiasmo dei componenti degli Organi immessi più di recente, quali: Sergio Marini, Paolo Brogi e Filippo Vasta;
  • il sostegno prestato alla Federazione da coloro che nel tempo hanno ricoperto ruoli istituzionali e che non sono più in carica (Prospetto B), in particolare negli anni anteriori al 2008 in collaborazione con l’allora Presidente Franco Salza (Ass. ex C.R. Torino): il V. Presidente Vicario Salvatore Motisi (Banco di Sicilia) ed il Segretario Giuseppe Dovolich (Ass. ex C.R. Torino) con il loro fattivo apporto pionieristico;
  • la realizzazione e la gestione del sito web, quale punto di riferimento informativo corrente della Federazione per le associazioni aderenti e per i loro iscritti, nonché per affermare la presenza e la validità della FAP nel mondo pensionistico;
  • la sempre disponibile professionalità informatica, correlata alla loro competenza bancaria, dei due Web Master: Pierluigi Callegarin ed Eugenio Sambati;
  • la costante e determinata assistenza nonché la sempre disponibile e preziosa consulenza legale prestate nell’intero periodo (15 anni) dall’Avv. Michele Iacoviello alla Federazione, alle Associazioni ed ai loro iscritti. Molto noti, infatti, sono i suoi reiterati corposi interventi nelle vicende relative al blocco della perequazione, ai fondi pensione e sanitari, alle problematiche degli esodati nonché della privacy e del terzo settore, ecc.;
  • l’adesione ad Age Plateform Europe, una sorta di confederazione di oltre 160 associazioni europee di anziani (stimati in diversi milioni di unità), funzionante a Bruxelles e con distaccamenti in varie nazioni, finalizzata a seguire da vicino le iniziative europee nel campo pensionistico e, possibilmente, ad influire sulle pianificazioni e decisioni; nostro rappresentante, il Presidente Catenaccio.

Tutte le persone citate nella presente nota hanno interpretato i propri ruoli in un mondo in cui la materia “bancaria lavorativa pensionistica” è stata ed è in continua evoluzione. Hanno dovuto tenere costantemente conto delle frequenti evoluzioni ed adeguarsi, di volta in volta e senza soluzione di continuità, alle continue ristrutturazioni legislative ed aziendali (formazione, sviluppo e varie evoluzioni dei Gruppi), acquisendo così consistenti ed irripetibili esperienze e competenze, riversate nella stessa Federazione; qualità tutte utili alle dinamiche consiliari passate, presenti e future.

 

PROSPETTO A - COMPONENTI DEGLI ATTUALI ORGANI FEDERALI
NOMINATIVO ASSOCIAZIONE GRUPPO Cons. Attuale 2017-19 2014-16 2011-13 2008-10 ANTE 2008
Catenaccio Francesco Cariplo Intesa-Sanpaolo Presidente Presidente Consigl/Presidente    
Burdese Piero ex C.R. Torino Unicredit V. Presidente V. Presidente Consigl/V.Presidente Consigliere SI
Bartolozzi Raffaello C.R. Firenze Intesa-Sanpaolo Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere SI
Brogi Paolo M.P. Siena M.P.S. Consigliere        
della Ragione Carlo U.P.B.Napoli Intesa-Sanpaolo Consigliere Consigliere V. Presidente V.Presidente V. SI
Dolce Andrea C.R. Puglia UBI Carime UBI Banca Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere SI
Marini Sergio Amici Comit Intesa-Sanpaolo Consigliere Consigliere      
Pennarola Giacomo Gruppo Unicredit Unicredit Consigliere Consigliere      
Sambo Nivio Sanpaolo Intesa-Sanpaolo Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere SI
Sandon Pierluigi C.R. Veneto Intesa-Sanpaolo Consigliere Consigliere Consigliere   SI
Vasta Filippo Amici Comit Intesa-Sanpaolo Presid. Rev.        
Borsella Valentino Sanpaolo Intesa-Sanpaolo Revisore        
Crestan Sergio Gruppo Unicredit Unicredit Revisore        
Cavalieri Alberto M.P. Siena M.P.S. Proboviro Consigliere Consigliere    
Gaia Gian Paolo U.P.B.Napoli Intesa-Sanpaolo Proboviro        
Lorusso Carlo C.R. Puglia UBI Carime UBI Banca Proboviro Proboviro      
Di Napoli Pasquale U.P.B.Napoli Intesa-Sanpaolo Tesoriere Tesoriere Revisore Revisore  
Fogliato Augusto C.R. Asti C.R. Asti Segretario Segretario Presid. Rev. Presid. Rev. SI
Callegarin Pierluigi C.R. Veneto Intesa-Sanpaolo Web Master Web Master      
Sambati Eugenio C.R. Firenze Intesa-Sanpaolo Web Master Web Master      
Iacoviello Michele Studio Legale   Consulente Consulente Consulente Consulente SI

 

PROSPETTO B - PERSONAGGI CHE IN PASSATO HANNO RICOPERTO CARICHE FEDERALI
NOMINATIVO ASSOCIAZIONE GRUPPO 2017-19 2014-16 2011-13 2008-10 ANTE 2008
Salza Francesco ex C.R. Torino Unicredit Pres.Onor.deced. Pres. Onorario Pres. Onorario Pres. Onorario Presidente
Acerbi Ulderico Cariplo Intesa-Sanpaolo   Revisore      
Albano Massimo Conc.Combatt. B.Nap. Intesa-Sanpaolo     Proboviro    
Aliprandi Mario Banco Sicilia Unicredit     Revisore Revisore  
Bello Giuseppe ex Carical-UBI Carime UBI Banca     Proboviro    
Catenacci Alessandro C.R. Roma Unicredit   Presid. Rev. Tesoriere Tesoriere  
Cecere Bruno U.P.B.Napoli Intesa-Sanpaolo         SI
Cortese Giuseppe Noi Comit Intesa-Sanpaolo     Segretario dimesso Segretario  
De Marinis Antonio U.P.B.Napoli Intesa-Sanpaolo   Revisore      
Dovolich Giuseppe ex C.R. Torino Unicredit         Segretario
Firenze Paolo Banco Sicilia Unicredit     Proboviro    
Fisco Sergio Banco Sicilia Unicredit     V. Pres. dimesso V. Presidente SI
Mangione Luigi Cariplo Intesa-Sanpaolo   Proboviro      
Marchione Santi Banco Sicilia Unicredit   Segr. aggiunto     SI
Masia Antonio Noi Comit Intesa-Sanpaolo     Pres. Dimesso Presidente SI
Matera Fulvio Banca Roma Unicredit   Consigl. dimesso Uditore    
Motisi Salvatore Banco Sicilia Unicredit         Vice Pres. Vic.
Quintavalle Luigi U.P.B.Napoli Intesa-Sanpaolo     Web Master Web Master  
Ruggiero Tullio C.R. Roma Unicredit     Consigl.deced. Consigliere Vice Presid.
Seminara Giusto ex C.R. Torino Unicredit   Prob. deceduto     SI

 

Ottobre 2018 - a cura di Andrea Dolce

CARICHE SOCIALI 2017-2019

 

Consiglieri

Giovanni Francesco Catenaccio - Presidente

Piero Burdese                           - Vicepresidente

Raffaello Bartolozzi

Paolo Brogi

Carlo Della Ragione

Andrea Dolce

Sergio Marini

Giacomo Pennarola

Nivio Sambo

Pierluigi Sandon

 

Tesoriere

Pasquale Di Napoli

 

Collegio dei Revisori dei Conti

Filippo Vasta               - Presidente

Valentino Borsella        - effettivo

Sergio Luigi Crestan     - effettivo

Claudio Tito Cagnoni    - supplente

 

 

 

Collegio dei Probiviri

Alberto Cavalieri  - effettivo

Gian Paolo Gaia   - effettivo

Carlo Lorusso       - effettivo

Angela Roncucci  - supplente

Giusto Seminara  - supplente

FAPCREDITO

Federazione Nazionale delle Associazioni dei Pensionati
del settore creditizio, finanziario e assicurativo

**********

S T A T U T O

**********
(approvato dal Consiglio Generale nella riunione del 18-19 aprile 2013)
(modificato dall’Assemblea dei Delegati nella riunione del 3-4 maggio 2017)
(modificato dall’Assemblea dei Delegati nella riunione del 3-4 aprile 2019)
COSTITUZIONE – SEDE – DURATA – SCOPO

Art. 1

E’ costituita con sede legale in Milano – Via Olmetto n. 5 – senza limiti di durata e, per sua natura, senza fini di lucro, la Federazione Nazionale delle Associazioni dei Pensionati del settore creditizio, finanziario e assicurativo (FAPCREDITO).

Con deliberazione del Consiglio Direttivo la Federazione può istituire sedi amministrative e/o secondarie.

La Federazione ha, quale scopo principale, lo svolgimento, con ogni mezzo, di attività di supporto a quella degli enti federati, da attuarsi mediante l’offerta e la fornitura di assistenza e di servizi, secondo le necessità tempo per tempo rappresentate dalle Associazioni aderenti per sé o per i propri iscritti.

Art. 2

La Federazione ha, inoltre, lo scopo di:

  1. intervenire, ove richiesta, per la tutela dei diritti delle Associazioni, degli enti federati e dei loro iscritti ed anche, eventualmente, di assisterle nelle trattative di qualsiasi natura con enti istituzionali e non, nelle materie di loro interesse;
  2. assistere le Associazioni e gli enti federati, sempre se richiesta, nella stipulazione di accordi di natura previdenziale, fiscale, associativa, ecc., fornendo la consulenza necessaria e/o concorrendo eventualmente alla stesura degli accordi di cui trattasi;
  3. assistere, ove richiesta, gli enti aderenti nelle eventuali vertenze giudiziarie che dovessero coinvolgere gli stessi e/o i loro iscritti;
  4. ricercare sinergie con altre Associazioni, Federazioni e Organizzazioni di pensionati con interessi convergenti con i propri, al fine di promuovere o sollecitare interventi istituzionali a garanzia e tutela dei diritti e delle aspettative della categoria.

Per il raggiungimento degli scopi come sopra rappresentati, la Federazione potrà compiere qualsiasi atto compatibile con gli scopi medesimi.

E’ esclusa la possibilità di fornire garanzie di ogni tipo a favore di chiunque.

PARTECIPAZIONE ALLA FEDERAZIONE

Art. 3

Possono far parte della Federazione:

  1. le Associazioni dei pensionati del settore creditizio, finanziario e assicurativo, comunque denominate e composte;
  2. le Federazioni costituite fra Associazioni di pensionati appartenenti al medesimo Gruppo Bancario, Finanziario e/o Assicurativo;
  3. le Associazioni di pensionati di società controllate e/o controllanti le società bancarie, finanziarie e assicurative.

Le richieste di adesione devono essere inoltrate alla Federazione e sono vagliate dal Consiglio Direttivo il quale, a maggioranza semplice dei suoi componenti, deciderà per il loro accoglimento, dandone comunicazione all’Assemblea nella prima riunione utile.

La richiesta di adesione deve essere corredata dall’atto costitutivo, dallo statuto e dall’eventuale regolamento che sorreggono l’Associazione o la Federazione richiedente, con indicazione, inoltre, delle cariche sociali e del numero degli iscritti al momento dell’inoltro della domanda.

L’inserimento effettivo fra gli enti federati è subordinato al versamento della quota associativa, nei termini stabiliti nella comunicazione dell’esito favorevole della domanda di adesione.

La richiesta di adesione fa stato della conoscenza e dell’accettazione del presente statuto da parte dell’ente istante.

Art. 4

Le Associazioni e le Federazioni aderenti sono tenute a versare alla Federazione entro il 31 marzo di ogni anno un contributo annuale nella misura stabilita dall’Assemblea.

A tal fine – e qualora il contributo venga determinato pure – ma non solo – in relazione al numero degli iscritti ad ogni singola Associazione, ivi comprese quelle fra loro federate, le Associazioni e le Federazioni aderenti sono tenute a comunicare alla FAP entro il 28 febbraio di ogni anno il numero degli iscritti al 31 dicembre dell’anno precedente.

Art. 5

Gli enti aderenti alla FAP cessano di farne parte:

  1. per il venir meno dell’Associazione o della Federazione. Nel caso di Associazioni federate, il rapporto con la FAP potrà continuare con quegli enti che ne faranno espressa richiesta;
  2. per recesso volontario, da comunicarsi entro il 31 ottobre di ogni anno. La comunicazione oltre detto termine comporterà l’obbligo di permanenza (pagamento) del recedente sino alla fine dell’anno successivo;
  3. per esclusione in seguito all’accertamento, da parte del Consiglio Direttivo, a maggioranza qualificata dei due terzi dei suoi componenti, ratificato dall’Assemblea dei Delegati, dell’intervenuta, persistente incompatibilità dell’ente interessato rispetto agli scopi della FAP ovvero, per il mancato pagamento del contributo annuale tempo per tempo stabilito.

Avverso il provvedimento di esclusione, l’Associazione o la Federazione interessata potrà ricorrere, in prima istanza, al Collegio dei Probiviri e, in seconda istanza, all’Assemblea dei Delegati, i quali decideranno in merito, il Collegio a maggioranza semplice, l’Assemblea a maggioranza qualificata, con il voto dei due terzi dei suoi componenti.

La cessazione, per uno qualsiasi dei motivi retro indicati, dell’appartenenza alla FAP, implica la decadenza immediata degli eventuali eletti negli Organi federali in rappresentanza dell’ente cessato.

Gli aderenti cessati per qualsiasi ragione, non potranno vantare alcuna pretesa sul patrimonio sociale.

ORGANI FEDERALI

Art. 6

Sono organi della Federazione:

  1. L’Assemblea dei Delegati.
  2. Il Consiglio Direttivo.
  3. l Presidente.
  4. Il Tesoriere.
  5. Il Collegio dei Revisori.
  6. Il Collegio dei Probiviri.

Art. 7

Tutte le cariche elettive degli Organi federali sono gratuite, salvo il rimborso spese nei termini contemplati dal Regolamento delle spese della FAP, hanno durata triennale e scadono contemporaneamente.

I designati dell’Assemblea dei Delegati ed i componenti del Consiglio Direttivo, al pari del Tesoriere, non hanno limiti in termini, rispettivamente, di ridesignazione e di rieleggibilità.

I Revisori dei Conti, se rieletti, possono mantenere detto incarico per un periodo non superiore a due mandati consecutivi.

I componenti degli Organi federali che assumano incarichi in altri organismi, anche di espressione associativa e/o sindacale, che non siano le Associazioni e Federazioni aderenti alle quali appartengono, sono tenuti a darne immediata comunicazione al Consiglio Direttivo ed al Collegio dei Probiviri, allo scopo di permettere loro di valutare l’eventuale esistenza di un conflitto di interessi.

Il Consiglio Direttivo, preso atto del preliminare parere non vincolante del Collegio dei Probiviri, a maggioranza assoluta può proporre all’Assemblea Generale, alla prima riunione utile, di dichiarare la decadenza dall’incarico del soggetto interessato.

Il silenzio in ordine all’assunzione di un tale incarico da parte dell’interessato, così come il tenere un comportamento in chiaro ed aperto contrasto con gli scopi e gli indirizzi della Federazione, ovvero il tenere un comportamento lesivo, direttamente o indirettamente, del suo prestigio, verranno valutati dal Consiglio Direttivo il quale, a maggioranza semplice dei suoi componenti, sentito il parere del Collegio dei Probiviri, proporrà all’Assemblea dei Delegati di revocare dall’incarico il soggetto in questione.

In tutte le suddette ipotesi, fintanto che l’Assemblea dei Delegati non avrà assunto le sue determinazioni, il soggetto interessato rimarrà sospeso dall’incarico.

Nel caso di decadenza o esclusione conclamate, i componenti degli Organi sociali interessati verranno sostituiti, quanto all’appartenente all’Assemblea dei Delegati, da un nuovo designato dall’ente dal quale proviene e, quanto all’appartenente agli altri Organi, dal primo dei non eletti.

Art. 8

L’Assemblea dei Delegati è composta dai soggetti designati dalle Associazioni e dalle Federazioni aderenti.

Ogni aderente designa un membro dell’Assemblea.

Gli enti aderenti che presentano, alla fine dell’anno precedente il rinnovo delle cariche, un numero di associati superiore a mille, possono designare un ulteriore componente ogni mille associati o frazione superiore a cinquecento, con un massimo di cinque.

Qualora si tratti di Federazione aderente, al computo della sua consistenza concorrono gli iscritti di tutte le Associazioni che di essa Federazione fanno parte.

I soggetti designati dagli aderenti a far parte dell’Assemblea dei Delegati rimangono in carica per tre esercizi, indipendentemente dalle eventuali variazioni che intervenissero nel corso del triennio nel numero degli iscritti agli enti designanti.

I componenti designati possono essere sostituiti nel corso del triennio ma non oltre la fine del mese di febbraio antecedente le riunioni di cui al successivo art. 11. I sostituti rimangono in carica fino alla scadenza del mandato di colui che viene sostituito.

Alla scadenza del triennio il Consiglio Direttivo, sulla base della consistenza degli iscritti ad ogni Associazione o Federazione aderente, quali risultanti alla fine dell’anno precedente al rinnovo delle cariche, stabilirà, per ognuna di esse, il numero dei componenti designabili.

Tale numero verrà comunicato a cura del Segretario e le Associazioni e Federazioni aderenti dovranno indicare tempestivamente il nominativo dei soggetti designati a far parte dell’Assemblea Generale dei Delegati.

I Probiviri, i Revisori dei Conti ed il Tesoriere non possono essere delegati a far parte dell’Assemblea dei Delegati, pur potendovi partecipando, peraltro senza diritto di voto.

Art. 9

  1. L’Assemblea dei Delegati degli aderenti è il massimo organo deliberativo della Federazione. Ad essa compete, in via indicativa e non esaustiva:
  2. deliberare in ordine all’attività, programmatica e di indirizzo generale, della Federazione;
  3. eleggere i componenti del Consiglio Direttivo scelti fra i suoi componenti, nonché il Collegio dei Revisori, il Collegio dei Probiviri ed il Tesoriere;
  4. approvare i bilanci, preventivo e consuntivo proposti dal Consiglio Direttivo, nonché la relazione annuale sullo stato patrimoniale e finanziario della FAP redatta dal Tesoriere e concordata dal Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti;
  5. fornire al Consiglio Direttivo gli indirizzi generali in materia finanziaria;
  6. approvare la misura del contributo annuale proposte dal Consiglio Direttivo;
  7. regolamentare i rimborsi spesa siccome proposti dal Consiglio Direttivo;
  8. deliberare le modifiche statutarie su proposta del Consiglio Direttivo;
  9. assumere le decisioni in ordine alla decadenza ed all’esclusione delle Associazioni e/o Federazioni aderenti proposte dal Consiglio Direttivo;
  10. sciogliere, sussistendone gravi motivi, il Consiglio Direttivo;
  11. deliberare su ogni altro argomento che gli venisse sottoposto dal Consiglio Direttivo.

Art. 10

L’Assemblea dei Delegati si riunisce in seduta ordinaria almeno una volta l’anno entro il 30 aprile ed in via straordinaria ogniqualvolta il Consiglio Direttivo lo ritenga necessario, ovvero qualora ne faccia richiesta scritta indirizzata al Presidente ed al Collegio dei Probiviri almeno un terzo dei componenti del Consiglio Direttivo stesso e da almeno i due terzi dei componenti dell’Assemblea dei Delegati.

La richiesta deve contenere gli argomenti che vengono proposti in discussione ed il Presidente deve procedere alla convocazione entro trenta giorni dal ricevimento della domanda in questione.

Nell’ipotesi in cui il Presidente non ottemperi a tale onere, dovrà provvedervi il Presidente del Collegio dei Probiviri.

Qualora anche quest’ultimo fosse inadempiente, gli stessi istanti potranno provvedere alla convocazione.

La convocazione dell’Assemblea dei Delegati, sia in via ordinaria che in via straordinaria, deve avvenire – anche eventualmente in via telematica – almeno 15 giorni prima della data fissata per la riunione e deve contenere la data, l’ora ed il luogo di svolgimento e l’ordine del giorno dei lavori.

In caso d’urgenza, il termine per la convocazione potrà essere ridotto, ma non potrà essere inferiore comunque a cinque giorni lavorativi.

Le riunioni dell’Assemblea dei Delegati sono presiedute, di volta in volta, da un componente della stessa nominato all’inizio dei lavori.

Le riunioni sono valide qualora risulti presente almeno la metà più uno dei componenti dell’Assemblea medesima.

Ogni componente può essere portatore di un massimo di due deleghe.

Art. 11

Le deliberazioni dell’Assemblea dei Delegati sono assunte a maggioranza dei presenti alla riunione.

Per quanto riguarda le determinazioni relative a: modifiche statutarie, scioglimento del Consiglio Direttivo, dichiarazione di decadenza o esclusione di un componente degli Organi sociali, è necessario il voto favorevole di almeno i due terzi dei componenti dell’Assemblea.

A parità di voti, prevale il voto del Presidente della Federazione o, in caso di sua assenza, di chi ne fa le veci.

Delle deliberazioni assunte dall’Assemblea dei Delegati si redige, da parte del Segretario, apposito verbale, che dovrà essere sottoscritto dallo stesso e dal Presidente dell’Assemblea.

Art. 12

Presso la FAP, quale emanazione dell’Assemblea, potranno essere costituiti dei Coordinamenti delle Associazioni dei vari Gruppi Bancari, al fine di agevolare la tutela degli iscritti tenendo conto delle problematiche generali del Gruppo, anche alla luce della progressiva fusione o concentrazione (in qualsiasi modo attuata) dei Fondi Pensione e dei Fondi Sanitari.

Faranno parte di questi Coordinamenti un solo Delegato per ciascuna Associazione di riferimento di una Banca del Gruppo;

Il Delegato di Coordinamento sarà designato da ciascuna Associazione, con comunicazione al Presidente della FAP, e potrà anche essere una persona diversa dai Delegati dell’ Assemblea, tenendo anche conto della sua particolare posizione o competenza con riferimento alle problematiche dei Fondi Pensione o Sanitari; Le riunioni del Coordinamento si terranno con le stesse modalità del Consiglio Direttivo della FAP;

Il Coordinamento eleggerà al suo interno un Segretario, che convocherà le riunioni, di cui verrà redatto verbale.

Il Presidente della FAP potrà conferire delega al suddetto Segretario per rappresentare il Coordinamento di fronte alle Banche, gli iscritti e i terzi.

Art. 13

Il Consiglio Direttivo è composto da un numero di eletti pari ad uno ogni 4.000 associati quali risultanti al 31 dicembre dell’anno precedente la tornata elettorale siccome comunicati dagli enti aderenti ai sensi del precedente articolo 4, con arrotondamento all’unità di frazione superiore a 2.000.

In ogni caso, potrà far parte del Consiglio Direttivo solo uno degli eventuali eletti provenienti dal medesimo ente aderente alla FAP.

I componenti del Consiglio Direttivo durano in carica tre esercizi e sono eletti dall’Assemblea dei Delegati secondo quanto contemplato dal successivo articolo 20.

Avute presenti le modalità di elezione, il numero dei componenti potrà lievitare in considerazione dell’aumento del numero degli associati degli enti aderenti, fermi restando i rapporti numerici indicati al primo comma del presente articolo.

In caso di dimissioni, impedimento definitivo, decadenza o esclusione di un eletto, il Consiglio provvede alla cooptazione di un consigliere in sua sostituzione avendo cura di mantenere, ove possibile, l’equilibrio rappresentativo all’interno del Consiglio stesso. La decisione sarà sottoposta a ratifica da parte dell’Assemblea dei Delegati alla prima riunione utile e, in caso di mancata conferma, gli atti da lui fino ad allora compiuti manterranno comunque la loro validità. Il Consigliere così cooptato, qualora confermato in sede assembleare, rimane in carica fino alla scadenza del Consiglio.

In caso di mancata conferma, l’Assemblea dei Delegati provvede, nella medesima riunione e sempre che il Consiglio non debba essere rinnovato per scadenza del termine di validità, a designare il Consigliere in sostituzione di quello dimissionario, decaduto o impedito definitivamente.

Il Consiglio Direttivo, alla prima riunione, sceglie, con votazioni separate, il Presidente ed il Vice Presidente.

Art. 14

Il Consiglio Direttivo si riunisce, eventualmente anche in teleconferenza, su convocazione del Presidente o di chi ne fa le veci ai sensi del successivo articolo 17, di regola ogni tre mesi o, quando ritenuto necessario – o anche solo opportuno – dal Presidente stesso ovvero, ne venga fatta richiesta scritta da almeno un terzo dei componenti o dal Collegio dei Revisori dei Conti.

La convocazione viene fatta anche per via telematica o informatica mediante avviso da inviare a ciascun componente almeno 10 giorni prima di quello fissato per la riunione. In caso d’urgenza, l’avviso potrà essere trasmesso in via informatica in un termine ridotto non inferiore a cinque giorni.

Detto avviso deve contenere luogo, data, ora e ordine del giorno della riunione.

Per la valida costituzione delle riunioni è necessaria la presenza della maggioranza dei componenti del Consiglio Direttivo.

Le decisioni vengono prese a maggioranza semplice dei presenti, salvo quelle che riguardano le proposte di esclusione, a qualsiasi titolo, dei componenti degli Organi sociali da formulare all’Assemblea dei Delegati, per le quali occorrono i due terzi dei componenti del Consiglio Direttivo.

In caso di parità di voti, prevale quello di chi presiede.

Alle riunioni possono partecipare senza diritto di voto il Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti

L’assenza ingiustificata di un componente per tre riunioni consecutive comporta la dichiarazione di decadenza del medesimo, che dovrà essere comunicata senza indugio all’interessato, il quale resta sospeso.

Il Consiglio Direttivo, alla prima riunione successiva al suo insediamento, nomina il Segretario il quale, sotto la direzione del Presidente o di chi ne fa le veci, esplica ogni incombenza diretta al buon funzionamento organizzativo della Federazione. A cura del Segretario, viene redatto il verbale di ogni riunione del Consiglio Direttivo.

Art. 15

Il Consiglio Direttivo è competente a decidere, in via ordinaria e straordinaria, su ogni argomento non espressamente riservato alla competenza dell’Assemblea dei Delegati, ai sensi del precedente articolo 9.

Il Consiglio Direttivo può delegare ad uno più dei suoi componenti il compimento di singoli atti o di categorie di atti di sua competenza.

Art. 16

Il Presidente ha la legale rappresentanza della Federazione di fronte ai terzi ed in giudizio. Egli deve dare attuazione a quanto deliberato dal Consiglio Direttivo e dall’Assemblea dei Delegati. Firma la corrispondenza, così impegnando la Federazione di fronte ai terzi.

Sentito il Vice Presidente, può assumere deliberazioni in via d’urgenza, specificandone i motivi. Dette deliberazioni devono essere rassegnate al Consiglio Direttivo alla prima riunione utile perché ne prenda atto.

In caso di assenza o impedimento del Presidente, ne fa le veci il Vice Presidente. Nell’ipotesi di impedimento anche di quest’ultimo, ne assume le funzioni il Consigliere più anziano d’età.

La decisione assunta fa pieno stato dell’impedimento degli altri.

Art. 17

Il Tesoriere, eletto dall’Assemblea dei Delegati secondo le modalità contemplate nel successivo articolo 20, è l’Organo che cura la gestione finanziaria della Federazione. Dura in carica tre anni ed è rieleggibile.

Egli è responsabile della custodia e della conservazione del patrimonio della FAP, dei documenti contabili e dei giustificativi e dispone delle finanze della FAP medesima nei termini, nei modi e con i limiti stabiliti dal Consiglio Direttivo.

Il Tesoriere partecipa di diritto all’Assemblea dei Delegati ed al Consiglio Direttivo senza diritto di voto.

Egli, al termine di ogni esercizio predispone il bilancio consultivo del trascorso esercizio e predispone il bilancio preventivo per l’esercizio successivo da sottoporre all’esame del Collegio dei Revisori per la successiva presentazione al Consiglio Direttivo.

Art. 18

Il Collegio dei Revisori dei Conti, eletto con le modalità di cui al successivo articolo 20, è composto da tre membri effettivi e due supplenti eletti dall’Assemblea dei Delegati. Esso dura in carica tre anni ed i suoi componenti possono essere eletti solo per due mandati consecutivi.

I componenti del Collegio dei Revisori vigilano sull’andamento della gestione economica della Federazione attraverso verifiche anche individuali di cassa e contabili che rassegnano al Presidente del Collegio stesso, il quale, se lo ritiene, ne informa il Comitato Direttivo alla prima riunione utile.

Il Presidente partecipa, con voto consultivo, alle riunioni del Consiglio Direttivo.

Il Collegio, infine, si riunisce almeno una volta ogni semestre ed è convocato dal Presidente del Collegio stesso, anche in via informatica, almeno cinque giorni prima della prevista riunione.

Art. 19

Il Collegio dei Probiviri è composto da tre membri effettivi e da due supplenti eletti dall’Assemblea dei Delegati con le modalità previste dal successivo articolo 20.

I componenti del Collegio durano in carica tre esercizi e sono rieleggibili.

A loro è devoluta la risoluzione di qualsiasi controversia tra gli enti federati e la Federazione e tra gli enti federati fra loro per quanto riguarda i rapporti interni alla FAP.

Le controversie saranno risolte secondo equità, rinunciandosi fin d’ora, da parte degli enti federati, ad adire il giudice ordinario.

Avverso le decisioni del Collegio dei Probiviri può essere proposto ricorso all’Assemblea dei Delegati.

MODALITA’ DI ELEZIONE DEGLI ORGANI STATUTARI

Art. 20

Entro il quinto giorno precedente quello di convocazione dell’Assemblea dei Delegati, all’ordine del giorno della quale è previsto il rinnovo delle cariche, i componenti di detta Assemblea designati dalle Associazioni o Federazioni aderenti sulla base di quanto contemplato al precedente articolo 8, che intendono proporre la propria candidatura a far parte del Consiglio Direttivo della Federazione, devono segnalare il proprio nominativo al Segretario della stessa.

Per quanto attiene l’elezione dei componenti del Collegio dei Revisori, del Collegio dei Probiviri e del Tesoriere, entro il medesimo termine di cui al comma precedente ogni Associazione o Federazione aderente potrà candidare un proprio iscritto anche non facente parte dell’Assemblea dei Delegati, segnalandone il nominativo al Segretario.

Il Segretario provvederà alla formazione delle relative schede elettorali indicando i nominativi dei candidati in stretto ordine alfabetico.

Le preferenze da esprimere non potranno superare il numero dei componenti dei singoli Organi da rinnovare.

L’Assemblea dei Delegati provvederà a costituire il Comitato Elettorale, nominandone i componenti in numero di tre, scelti fra i delegati presenti che non concorreranno all’elezione degli Organi da rinnovare.

PATRIMONIO SOCIALE

Art. 21

Il patrimonio sociale è costituito dai beni mobili ed immobili che, a qualsiasi titolo, pervengano alla Federazione.

Esso è destinato esclusivamente a supportare l’attività federale secondo gli indirizzi del Consiglio Direttivo ed è gestito dallo stesso in concorso con il Tesoriere che, se del caso, ne redige l’inventario.

MODIFICHE STATUTARIE, SCIOGLIMENTO E LIQUIDAZIONE

Art. 22

Le modifiche statutarie possono essere proposte dal Consiglio Direttivo che le sottopone all’approvazione dell’Assemblea dei Delegati.

Tali modifiche possono essere proposte anche da un terzo degli enti federati i quali le fanno pervenire al Consiglio Direttivo. Quest’ultimo le esamina e le sottopone, con parere motivato, all’Assemblea dei Delegati.

Art. 23

La Federazione può essere sciolta, oltre che per i motivi contemplati dall’art. 27 del codice civile, per decisione dell’Assemblea dei Delegati che deciderà con la maggioranza qualifica dei tre quarti dei suoi componenti.

Con tale decisione devono essere nominati i liquidatori, determinandone i poteri.

In caso di scioglimento, il patrimonio residuo verrà devoluto a favore di istituzioni aventi analoghe finalità.

DISPOSIZIONI FINALI

Art. 24

E’ in facoltà delle Associazioni e Federazioni aderenti, presenti su territori omogenei e/o viciniori, di costituire un ente di coordinamento per lo svolgimento, sotto la diretta responsabilità, anche economica, dell’ente stesso, delle attività locali di comune interesse, estendendo, eventualmente, tali attività al coinvolgimento di altre realtà aventi le medesime finalità, nonché a diffondere quelle perseguite dalla FAP in vista di una loro eventuale adesione alla Federazione.

La costituzione del precitato ente di coordinamento dovrà essere preventivamente comunicata al Consiglio Direttivo.

Art. 25

Il presente statuto è immediatamente in vigore ed è vincolante per tutti gli aderenti.

Art. 26

Per quanto qui non disposto, valgono le disposizioni del codice civile in materia di associazioni riconosciute e non riconosciute, in quanto applicabili.

NORME TRANSITORIE

Art. 27

Organi Federali eletti secondo le norme del precedente statuto qui modificato rimangono in carica nell’attuale composizione e funzione fino alla loro naturale scadenza.

La Federazione, apartitica e senza fini di lucro, svolge attività di consulenza e rappresentanza in materia previdenziale ed assistenziale e di sviluppo culturale delle Associazioni aderenti e dei loro iscritti. In particolare potrà: 

  • difendere e tutelare gli interessi della categoria in materia previdenziale, fiscale, assistenziale e quanto altro ritenuto di interesse nei confronti di qualsiasi Istituzione, Ente, Amministrazione, Banche e intermediari finanziari e assicurativi e loro strutture sindacali e/o rappresentative.
  • rappresentare, su richiesta delle stesse, le Associazioni federate nelle trattative per la stipulazione di eventuali accordi previdenziali e/o di altro genere aventi attinenza con lo scopo sociale;
  • sollecitare iniziative a tutela dell'interesse generale della categoria rappresentata, coordinare l'azione di ciascuna Associazione federata, stabilendo, di comune accordo, criteri ed indirizzi da seguire per la soluzione di problemi di interesse generale nonché favorire e sollecitare la solidarietà tra gli stessi associati;
  • assistere, a richiesta delle stesse, le Associazioni e Gruppi federati nelle azioni promosse, anche singolarmente a tutela degli interessi degli iscritti;
  • promuovere ogni iniziativa ritenuta opportuna al fine di ottenere la rappresentanza della Federazione in Organismi ed Enti in cui i pensionati del settore abbiano comunque interesse ad essere presenti per la tutela dei loro diritti;
  • promuovere ogni iniziativa onde ottenere il riconoscimento del diritto alla rappresentanza degli associati in qualsiasi sede sia pubblica che privata ed a qualsiasi livello;
  • promuovere ed attuare in qualsiasi sede ogni iniziativa di carattere tecnico, anche in campo culturale, tendente al coinvolgimento della categoria soprattutto per la soluzione dei problemi che direttamente ed indirettamente la riguardano;
  • tutelare comunque gli interessi morali ed economici dei dipendenti a riposo e loro successori per reversibilità, quali titolari di pensioni;
  • costituirsi od intervenire in giudizio in base a delibera del Comitato Direttivo;
  • porre al servizio della Nazione la competenza, l'esperienza e le energie della categoria

 

L’attività di tutte le Associazioni, e quindi della Federazione, è naturalmente volta alla tutela dei diritti e degli interessi dei pensionati. Questa attività si è andata sviluppando sempre più a partire dal 1978, in seguito alla Legge 41/78 sino ai giorni nostri, attraverso sia interventi presso le aziende, sia con sollecitazione agli organismi politici ed istituzionali ed infine attraverso le richieste di giudizio presso la Magistratura del Lavoro per una pluralità di circostanze sorte in seguito alle leggi ed ai decreti attuativi delle stesse, che hanno rivoluzionato in toto il panorama previdenziale del credito; questo, infatti, aveva costituito nel tempo un sistema di Fondi esonerativi ed esclusivi dall’AGO (a capitalizzazione) e Fondi integrativi (a ripartizione), senza alcun onere per le finanze pubbliche, visto che questi Fondi erano finanziati esclusivamente con le contribuzioni dei lavoratori e delle aziende ed erano sorti in base a trattative dirette tra le parti sociali.
Le richieste di giudizio presso la Magistratura del Lavoro trovano anche la loro giustificazione nel fatto che le Associazioni, ancorchè abbiano una sicura rappresentanza dei pensionati, non hanno trovato alcun appoggio presso le OO.SS. di categoria, che anzi in genere si sono sempre opposte alla loro partecipazione ai negoziati ove si trattava dei problemi inerenti ai pensionati, e questo non solo in sede nazionale ma anche aziendale.
Le  Associazioni oltre alla difesa dei diritti  dei pensionati esplicano la loro attività fornendo assistenza per mezzo di convenzioni e direttamente in campo assicurativo, fiscale e sanitario, favorendo la formazione culturale e lo scambio di esperienze, affiancandosi ad altre organizzazioni
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ASSISTENZA PREVIDENZIALE