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Il 24 ottobre verrà discussa in Corte Costituzionale la causa sul blocco della perequazione.

L’Avvocatura dello Stato e l’Inps, nelle loro difese scritte, hanno essenzialmente eccepito che i costi della sentenza sarebbero insostenibili per il bilancio dello Stato, e puntano più su questo aspetto che sulle difese giuridiche.

La Corte Costituzionale potrebbe realisticamente anteporre l’attuale situazione economica ad ogni altra considerazione, tenendo anche presente che la data dell’udienza cadrà proprio nei giorni in cui il Governo italiano dovrà presentare all’Europa il suo progetto della legge di stabilità.

Non è da escludere quindi che la Corte costituzionale cerchi una soluzione intermedia che da un lato salvi il principio già affermato con la sua precedente sentenza, ma che d’altro lato eviti di gravare lo Stato italiano di costi ritenuti insostenibili.

Una delle possibilità da tener presente è quella secondo cui la Corte costituzionale, per non gravare sul bilancio dello Stato, potrebbe salvare le sole posizioni individuali di chi ha promosso la causa. Per le altre posizioni potrebbe essere affermata la decadenza per chi non ha promosso la causa nei termini, oppure potrebbe essere affermato che la sentenza vale solo per l’avvenire.

Per questi motivi è importante che chi vuole aderire ora alla causa, non avendolo fatto prima, lo faccia in tempi rapidi:
Lo studio IACOVIELLO per il blocco della perequazione accetterà solo i nuovi mandati che siano spediti per raccomandata allo Studio entro giovedì 12 ottobre (compreso).

Per ulteriori informazioni, istruzioni operative e il modulo di adesione senza impegno vedere il sito dello Studio Legale Iacoviello www.iacoviello.it.