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La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il blocco della perequazione per gli anni 2012 e 2013, con la sentenza n. 70/13.
Va ricordato che i blocchi della perequazione non sono affatto provvisori, poiché non vengono mai più recuperati, e passano anche nella pensione di reversibilità.

Tutta la problematica giuridica è ampiamente illustrata sul sito del nostro Avv. Michele Iacoviello

al seguente link: http://www.iacoviello.it/Sub_pagine/_Area_riservata/Firenze_blocco_2012_13.html


La sintesi del problema è questa:

-La Legge Fornero

La Legge Fornero aveva bloccato per gli anni 2012 e 2013 la perequazione automatica delle pensioni superiori al triplo della pensione minima.

Si è trattato del più severo blocco della perequazione mai attuato, arrivando a toccare le fasce più deboli dei pensionati, mai toccate prima, e per questo è stata dichiarata incostituzionale.

Negli altri anni di blocco della perequazione erano state penalizzate solo le pensioni più elevate.

-Chi è interessato:

La perequazione della pensione è stata bloccata a tutti coloro che superavano la fascia del triplo della pensione minima, ovvero:

2012: € 1.405,05 lorde, pari a circa € 1.088 nette
2013: € 1.443.00 lorde, pari a circa € 1.117 nette

Questo importo mensile si calcola sommando tutte le varie pensioni dell’ interessato, e quindi aggiungendo anche la pensione integrativa e quella eventuale di reversibilità.

-Il Decreto Legge del Governo

Dopo la sentenza della Corte, il Governo - per non pagare quanto dovuto - ha emanato il D.L. 21 maggio 2015 n. 65, che ha ridotto enormemente e spesso addirittura escluso gli aumenti e gli arretrati spettanti.

Il suddetto Decreto Legge è manifestamente illegittimo, ed in ogni caso è estraneo ed inapplicabile alla pensione integrativa, essendo stato emanato solo per la “finanza pubblica”, e quindi per la sola tutela del bilancio pubblico e non certo di quello “privato”.

-Cosa spetta:

Spettano sia gli arretrati dal 1° gennaio 2012 che l' aumento mensile per il futuro, sia sulla pensione Inps che su quella integrativa.

Spettano anche gli interessi e la rivalutazione sugli arretrati.

Gli aumenti spettanti dopo la sentenza della Corte sono pari a circa il 5% della pensione, e gli arretrati a circa due mensilità.

Questi sono gli esempi a scaglioni:

Pensione

aumento

arretrati fino

2012

2015

apr. 2015

1.500

86,55

3.114,79

1.750

99,59

3.584,08

2.000

112,63

4.053,79

2.500

137,34

4.943,12

3.000

158,53

5.713,35

3.500

180,16

6.493,02

4.000

201,79

7.273,11

4.500

223,42

8.052,76

5.000

245,04

8.832,57

Lo Studio Iacoviello ha già elaborato un suo preciso programma di calcolo, con il quale può eseguire il conteggio di ciascuno, in base agli importi del cedolino del gennaio 2012.

-Cosa fare:

E' bene interrompere subito la prescrizione con i moduli che alleghiamo e che comunque si possono scaricare qui:

http://www.iacoviello.it/Sub_pagine/Perequazione_automatica/Modulistica_sent_70_2015.html

I moduli vanno compilati con i propri dati e spediti con raccomandata con ricevuta di ritorno, conservando la copia del testo inviato nonchè gli avvisi di spedizione e di ricevimento.

E’ veramente opportuno che gli iscritti si mobilitino per tutelare i loro diritti, poiché come sappiamo l’ unione fa la forza, ed è necessario reagire ai soprusi del Governo e delle Banche, soprattutto dopo che la causa è stata vinta in Corte Costituzionale.

I blocchi della perequazione - da noi sempre contrastati - negli anni sono stati troppo numerosi.

Clicca sui links sottostanti:
- Blocco 98/2000 (vinta in Cassazione)
- Blocco 2008 (in corso);
- Blocco 2012/13 (vinta in Corte Costituzionale);
- Blocco 2014 (in corso)

Le informazioni su questi blocchi si trovano qui:

http://www.iacoviello.it/Sub_pagine/Perequazione_automatica/Blocco_perequazione_2008_2014.html